Cara Rosa,
la mia compagna – stiamo insieme da nove anni, di cui otto di convivenza – mi ha confessato di essere confusa.
Dice che mi ama, ma anche che ha bisogno di conferme.
“Scatenante” – l’espressione è sua, da interpretarsi nel senso che il malessere serpeggiava già da un po’ – l’invaghimento per un artista di strada incrociato durante un weekend al mare con le amiche: un mangiafuoco muscoloso, nostrano, tipo cosplay di Thor versione busker, che però pare sia completamente preso da una mangiatrice di spade tedesca.
Lei piange. Dice che è una crisi, che forse le manca qualcosa, che non capisce perché lui la ignori.
E io? Io sono quello che le cucina il risotto e ne raccoglie i cocci.
Come mi devo comportare?
Allego foto. Non scherzo, Rosa. È tutto vero.
Marco, 39 anni, Forlì
❦ Caro Marco,
non solo ti credo. Ti abbraccio idealmente mentre osservi la tua compagna inseguire un uomo che sputa fuoco per mestiere e si dà a una tedesca che si infila lame in gola.
Benvenuto nel Circo del Desiderio Contemporaneo, dove la fedeltà è opaca, la passione performativa e l’amore si confonde con la sindrome da pubblico pagante.
Tu sei lì a sostituire il gas nel fornello, mentre lei fantastica su un uomo che ingoia la fiamma della vita in pantaloni strappati.
La tua donna, Marco, non è in crisi. È annoiata e narcisista. Sta vivendo quella che potremmo chiamare “crisi da performer mancata”: vuole l’applauso, l’adrenalina, l’invidia della mangiatrice di spade. Ma soprattutto vuole provare ancora a sedurre l’irraggiungibile.
E sai chi è perfetto per questo? Uno che non la guarda nemmeno.
E tu? Tu sei l’uomo sano, presente, che non gioca con il fuoco perché sa che brucia.
E per questo, in certi festival sentimentali, non sei l’artista: sei lo staff tecnico.
Ora chiediti: vuoi davvero essere l’uomo che ne raccoglie i cocci mentre sogna il giocoliere?
Vuoi cucinare per una che piange perché un uomo a torso nudo non le ha sorriso?
Marco, amore mio, lasciale il fuoco e prenditi la quiete.
Il weekend dura al massimo tre giorni.
La dignità – se la difendi – molto di più.
Con pragmatismo da palco smontato,
Rosa Rosæ