IL BLOG

Non è una cosa seria e di sicuro qui non troverete pezzi di letteratura, grandi discorsi filosofici o politici, inchieste giornalistiche, niente di tutto questo…

È solo un dialogo schizofrenico interiore (cioè siamo in due ma non ve lo vogliamo far sapere…)

Post processing con GIMP

Hegel nota in un passo delle sue opere che tutti i grandi fatti e i grandi personaggi della storia universale si presentano, per così dire, due volte. Ha dimenticato di aggiungere la prima volta come tragedia, la seconda volta come farsa.

incipit de «Il 18 Brumaio di Luigi Bonaparte», Karl Marx, 1869

by Kristijan Arsov on Unsplash

a torto credi di star in pace frammezzo a popoli prepotenti e forti
[inter impotentes et validos falso quiescat]

Tacito «Germania»

Rimaneva ancora almeno lombra di una libertà che stava per morire.
[Manebant etiam tum vestigia morientis libertatis]

Tacito «Annali»

Marzo 2022: Nigerian students in Ukraine wait at the platform at the Lviv railway station. Bernat Armangue/AP

razzismo Ideologia fondata sull’arbitrario presupposto dell’esistenza di razze umane, stabilendo al loro interno una gerarchia che vede «razze» biologicamente e storicamente superiori destinate al comando, e altre inferiori, destinate alla sottomissione; il r. è anche alla base di una prassi politica volta, con discriminazioni e persecuzioni, a garantire la «purezza» e il predominio della «razza superiore».

Enciclopedia Treccani (Dizionario di storia)

Volodymyr Zelens'kyj e Vladimiro Putin (fotomontaggio by soffuso)

«Che diritto hai di essere libero se il tuo popolo è in schiavitù? Che diritto hai di soddisfare i tuoi capricci e i desideri damore se milioni di persone del tuo popolo non hanno nulla con cui possano soddisfare i bisogni primari della vita?»

Ivan Franko, Sentieri incrociati

La lettera ad Harper's...

Cancel culture, si chiama, e abbatte statue, emenda libri, mette allindice persone scomode vi ricorda qualcosa?

Si disinfettano le strade in Spagna durante la pandemia del 1918

L’obbedienza alle regole calò ulteriormente. La gente tornò ad affidarsi alla Chiesa, a distrarsi con le corse d’auto clandestine e a lasciare a casa le mascherine. A quel punto l’infrastruttura sanitaria pubblica – ambulanze, ospedali e becchini – prima vacillò e poi crollò.

Laura Spinney «1918. L’influenza spagnola: La pandemia che cambiò il mondo» MARSILIO 2018