Take a good look at this world, how riddled it is with huge, gaping holes, how full of Nothingness, the Nothingness that fills the bottomless void between the stars, how everything about us has become lined with it, how it darkly lurks behind each shred of matter. This is your work, envious one! And I hardly think the future generations will bless you for it…
Stanislav Lem in “How The World Was Saved”
dal volume The Cyberiad: Fables for the Cybernetic Age (1967), translation by Michael Kandel (1974)
Questo è un blog a lento rilascio, lo sapete, e perciò, di tanto in tanto, è necessario fare il punto.
È che ho un tarlo nella testa. Questa sensazione che emerge di vivere in un film distopico. Se mi fossi addormentato due o tre anni fa e risvegliato oggi, non ho dubbi che ne sarei certo. L’elenco delle novità scioccanti dopo questo ipotetico grande sonno è lungo, ma leggendolo pensateci, se ve l’avessero raccontato tre anni fa, l’avreste presa per fantascienza. Ve ne propino solo due o tre, che altrimenti dovrei scrivere venti pagine di blog e non è il mio mestiere…
Per primo il dinamico duo: Musk e Trump, Donald e Elon. (chi dei due è Batman? e chi Robin?) Sono i protagonisti assoluti, nel bene e nel male (più nel male, a dire il vero) del nostro film.
Trump rieletto nonostante quello che ha combinato alle elezioni precedenti e che si mette a rivendicare Panama, la Groenlandia e il Canada minacciando l’uso della forza. Musk che sembra il cattivo dei film della Marvel – un paranoico tossicomane con un ego smisurato che diventa il membro più in vista dell’amministrazione presidenziale del suddetto Trump. Il proprietario di Starlink, Neuralink, SpaceX nonché di Twitter e di Tesla ed ex proprietario e cofondatore di Paypal, caso mai non ne aveste mai sentito parlare1. Tra il resto, dopo aver messo becco, non si sa a che titolo, negli affari interni di tutti i governi alleati, adesso vuol venderci i servizi Starlink per l’Amministrazione Pubblica, le Forze Armate e i Servizi di Sicurezza. Con gli ucraini non è andata bene2…
La Guerra dei Droni: A proposito di Ucraina, la notizia è di quelle che meriterebbero qualche conferma e qualche dettaglio tecnico in più rispetto a quanto si riesce a trovare in rete, però già così… Gli ucraini avrebbero ingaggiato battaglia con i russi usando un piccolo esercito di droni guidati e coordinati da un’intelligenza artificiale3. E avrebbero vinto, ma questo è un dettaglio secondario nel quadro complessivo del nostro film distopico. Per quelli come me, cresciuti leggendo Asimov e tifando per R. Daneel Olivaw, le tre Leggi della Robotica sono come i Dieci comandamenti per per un bimbetto che si appresta a fare la prima comunione. Vebbè poi è arrivato Guerre Stellari e poi sono passati William Gibson e Bruce Sterling e tutto il resto. E lo so, AL9000 è sempre lì che emerge dalle nebbie di qualunque incubo tecnologico. Però il buon vecchio Isaac ci aveva indicato la via: non ci devi neanche provare a sviluppare un “cervello” senza le tre leggi. Che vi devo dire. Da un lato penso “cazzo, ‘sti ucraini, bene…”, dall’altro mi inqueta non poco la cosa. Perché passare dal campo di battaglia al controllo delle città e della popolazione – cioè far assumere ai droni compiti di polizia e di ordine pubblico – il passo, tecnicamente, è brevissimo. Ma sarebbe un punto di non ritorno.
Fake News libere e democrazie al bivio (per non parlare di Zuckeberg a 90 gradi di fronte al dinamico duo): Ma partiamo dal fantastico Mark. A pochi giorni dall’elezione di Trump ha fatto cancellare i programmi di inclusione aziendali, ha annunciato la fine del “Fact Checking” sulle news pubblicate dai social di Meta e insomma si è messo, come dire, a 90° di fronte al nuovo padrone della Casa Bianca adeguandosi alle nuove policy di Twitter (o X, se preferite). Ma prima ancora anche Jeff Bezos, proprietario del Washington Post (e di Amazon), aveva impedito al suo giornale di dare il proprio “endorsment” ai democratici. Nello stesso momento succedono due cose:
Che progetto c’è dietro a questo? E che dire del confronto tra Musk e Soros4, che invece finanzia progetti di inclusione e di sostegno alla democrazia liberale5?
Di sicuro è una sfida al nostro attuale sistema e ne mette in luce i difetti, la debolezza intrinseca. Una democrazia “universale” funziona solo se una percentuale elevata dei votanti è correttamente informata, in grado di comprendere le problematiche del paese e condivide una base valoriale rispetto alle regole democratiche.
|Breve digressione| Insomma, serve un sistema educativo che funzioni, che si faccia portatore di valori condivisi, del senso di appartenenza alla comunità, nazionale e sovranazionale. In altre parole le democrazie liberali funzionano se viene finanziato e governato per il bene comune il sistema scolastico pubblico. Questo ci dice qualcosa delle politiche portate avanti dalle destre reazionarie rispetto al finanziamento delle scuole private.
Che c’entra la distopia? È semplice, frammentando e parcellizzando l’educazione, si divide la società in tribù, ognuna con i propri valori che possono essere in contrasto con quelli necessari al funzionamento della convivenza civile e democratica. E non parlo solo delle scuole a indirizzo religioso, tutte le scuole private, dagli Steineriani all’Opus Dei, dal mio punto di vista pari sono.
Lo so, è vecchia e ve l’avranno propinata in mille salse ma vale la pena rileggerla:
È stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora…
(Winston Churchill, da un discorso alla Camera dei Comuni, novembre 1947)
|Fine digressione|
In conclusione, i Tecnocrati americani all’assalto delle democrazie europee dopo aver messo la propria marionetta alla Casa Bianca (sì, perché rispetto al potere economico e di indirizzo dell’opinione pubblica del trio Bezos, Zuckerberg e Musk, il povero Donald sarà un cavallo sì pazzo, ma con delle briglie ben strette in mano a chi l’ha portato lì). E poi eserciti di droni intelligenti a disposizione di chi può pagarseli. E ancora una percezione della realtà manipolata secondo i principi enunciati da Bernays in un modo che neppure Orwell…
Ma tranquilli, è un film e un’eroe salta sempre fuori, prima o poi. Vediamo come va a finire.
Quando Elon Musk tolse Starlink agli ucraini articolo su Wired del 7-9-2023 ↩
La notizia è comparsa su numerosi articoli, la fonte però sembra sempre la stessa…
Ucraina, combattere senza soldati: la battaglia di Lyptsi e l’esercito di soli robot su Repubblica
Ukraine carried out the first attack exclusively with the help of robotic systems, — ISW su X.com
Ukraine Conducts Attack with Solely UGVs and FPV Drones, Destroying Russian Positions su Kyivpost
The Rush for AI-Enabled Drones on Ukrainian Battlefields da Lawfaremedia.org
Ukrainian Armed Forces Adopt Modular D-21 UGV to Strengthen Their Logistical and Combat Missions. da armyrecognition.com ↩
George Soros su Wikipedia. ↩
Open Society Foundations su Wikipedia. Il nome richiama un saggio del ‘45 di Karl Popper, La società aperta e i suoi nemici, e così la filosofia che ispira le azioni della Fondazione. ↩