LIBRI da leggere… o da buttare.

Non sempre si riesce a beccare il libro giusto e, quando un libro fa veramente male a leggerlo, be’, è sempre possibile dargli fuoco, Pepe Carvalho docet…

Il Bus 142 va verso la sua sistemazione definitiva: un museo

«Quando ritornai nella valle del mio essere, portai questo canto e le penne di nove uccelli dalla regione selvaggia, dalla strada del coyote; e dai sette anni in cui vissi nella Città dell’Uomo portai la mia femminilità, la bambina Ekwerkwe, e la mia amica Ombra»
— Ursula K. Le Guin, Sempre la Valle (1985)

In difesa del turista in ciabatte

«Se non è su Instagram, è mai successo?»

— anonimo marketing intern in pausa caffè

Premessa affettuosamente polemica

Caro DarkHeron, ho letto il tuo pippone mistico sul “selvaggio‑low‑carb” con grande piacere (giuro!). Poiché la dialettica tiene in vita le sinapsi, eccomi qui a gettare una manciata di selfie‑stick ad alimentare il fuoco del tuo bivacco ascetico.

Il wild è un prodot...

Jones, il delfino Cyberpunk di Johnny Mnemonic

«Cyberspace. A consensual hallucination experienced daily by billions of legitimate operators, in every nation, by children being taught mathematical concepts A graphic representation of data abstracted from banks of every computer in the human system. Unthinkable complexity. Lines of light ranged in the nonspace of the mind, clusters and constellations of data. Like city lights, receding»
― William Gibson, Neuromancer

»Magic Bus Into the Wild»

Una vita a cui basti trovarsi faccia a faccia con la morte per esserne sfregiata e spezzata forse non è che un fragile vetro.

Yukio Mishima